Vedi come cambiano le cose? Io credevo che lo sgabuzzino (la sala operativa), con tutti quei hdmi distribuiti, contenesse tutta la tua dotazione multimediale (sintoampli, eventuali altri ampli, decoder sat, dtt, nas ...).
Ora vedo che il hometheatre è nel soggiorno ed è eventualmente da li che sarebbe dovuta partire la distribuzione hdmi. Con un buon sintoampli multizona (che ti fa in qualche modo anche da matrice video) gli colleghi normalmente tutte le sorgenti e alle uscite hdmi colleghi le tv, il videoproiettore ... scegliendo così sul sintoampli (che può esser comandato anche da ambienti diversi, IR remoto, 232, ethernet) cosa riprodurre e dove.
Riguardo al centralino, io intendevo la scatola dove ci sono i salvavita e tutti i magnetotermici per alimentare/sezionare le varie utenze della casa ... sarebbe auspicabile averlo nella sala di controllo, magari un po sovradimensionato (che tanto la scatola plastica non costa nulla) in modo da potervi in futuro aggiungere moduli nel caso di trasformazioni domotiche. Quelli più grandi pur non essendo brutti non sono però certamente elementi di design da tenere a vista in ingresso/corridoio/soggiorno.
In questo modo è più semplice realizzare il concetto del ups centralizzato ed eventualmente estenderne la copertura in futuro visto che si troverebbe accanto all'ingresso/distribuzione elettrica.
Ove la ristrutturazione sia importante (pavimenti compresi) piuttosto che nuova costruzione e più semplice realizzare tracce a terra o in alternativa posare i tubi prima di gettare il massetto. Questo normalmente rende l'impianto più snello, ne diminuisce la lunghezza (e di conseguenza il costo del filo (rame-quotato in borsa)) ed infine permette la posa di tubi di maggior diametro (che mettono al riparo da eventuali errori di progettazione/espansioni future) senza ridurre le pareti a colabrodo. Permette di usare la scala solamente per il fissaggio dei punti luce (tutto il resto si trova ad altezza uomo) riducendo così anche i tempi/costi della mano d'opera. Infine non ultimo evita di centrare qualche tubo quando si vanno poi a montare scansie/ripiani, inchiodare/montare quadri/specchi/tende/condizionatori ... senza avere eventuali foto sulla disposizione delle tracce.
In questo caso la posa strategica di 2/3 scatole di derivazione "abbondanti" (50x18 o 30x18) per piano permette di far confluire tutti i corrugati della zona (dn20,dn25) per andare con corrugati dn32,dn40 verso il centralino. Ti ritrovi cosi un tubo dal centralino (es loc. tecnico) alla scatola di derivazione (es. corridoio), da li vari tubi dn25 verso l'interrutore a parete (es nelle stanze) e dalla 503 dell'interrutore un dn20 verso il punto luce a soffitto. Dalla stessa scatola di derivazione partiranno i dn20/25 verso le prese forza a parete ed eventualmente verso casse-matte di porte/finestre perimetrali per l'eventuale automazione di tapparelle/basculanti/tendaggi. Così facendo nessuna stanza avrà la classica scatolina di derivazione che si usava in alto sopra l'interrutore per il punto luce. Non ci saranno problemi di tali scatoline nascoste da carta da parati (tapezzerie/mobili). Le scatolone di derivazione (es. corridoi) saranno a 20/30cm da terra, si osserveranno meno che se fossero state in alto, potranno eventualmente esser nascoste da appendiabiti, specchiere, mobiletti vari ma soprattutto permetteranno l'intervento/riconfigurazione agevole dell'impianto senza dover intervenire nei vari vani. Possono ospitare anche eventuali moduli decentrati di raccolta segnali il che lascia ampie soluzioni progettuali.
Venendo a te per quanto riguarda la lan sembra ok, dalle 503 fai partire un dn25 verso la sala di controllo oppure una scatola di derivazione intermedia dove potrai concentrare piu cavi (cat6) in un dn40 che poi finira nel locale tecnico sul patch-pannel. In soggiorno per la lan ti consiglio una 506 anzi meglio due 503, ognuna con il suo dn25 e interconnesse fra loro. La 503 ti permette anche di montare questi (
http://www8.hp.com/emea_middle_east/en/ ... b=features) giocattoli, alimentabili in PoE e che vanno bene anche per il telefono tradizionale avendo due prese passanti.
La linea telefonica deve arrivare UNICAMENTE nel locale tecnico intestato su una RJ11 sullo stesso patch-panel dove si troveranno tutti gli RJ45. I cavi cat6 che tiri (3 x vano) li devi considerare come prolunghe (in gergo tecnico si chiama cablaggio strutturato, googla un po'): se li colleghi allo switch centrale porteranno la rete, altrimenti possono distribuire il telefono, eventuali collegamenti seriali(232/485)/usb piuttosto che il segnale hdmi (ma anche il vecchio videocomposito/s-video ...). Per la seriale/usb basta un cavetto patch su ambo gli estremi (un adattatore, con maschio RJ45 da un lato e connettore a vaschetta/usb dall'altro), per l'hdmi ci vogliono dei convertitori per cat6 dedicato, ma trovi anche quelli in grado di fare streaming IP su ethernet. Importante che nei percorsi paralleli i cat6 stiano ad almeno 25cm da quelli elettrici.
In soggiorno probabilmente ti serviranno anche delle scatole in più: considera che da li dovrebbero partire i cavi per le casse del hometheatre, eventuali predisposizioni per schermo motorizzato/videoproiettore.
Se ami farti la doccia/cucinare con la musica il sintoampli multizona potrebbe eventualmente gestire le casse stereo (2.0) di bagno e cucina.
Potrebbe esser utile avere un tubo in più dalla zona multimediale del soggiorno verso la sala tecnica (dn25/32) nel caso di espansioni future ... sai la domotica parla anche e lo fa benissimo attraverso il sintoampli multizona.
Se hai idee di videosorveglianza è sufficiente che alla telecamera/predisposizione arrivi un tubo da 25 dalla scatola di derivazione segnali/locale tecnico. La dentro ci dovrà passare un cat6 (alimentazione PoE) ed eventualmente un altro multifilare 0.25 per dialogare con gli IO della cam (allarmi, motion ...). Ovviamente se non passati immediatamente, va considerato lo spazio in futuro necessario in eventuali percorsi comuni.
L'ingresso immagino sia la porta più vicina alle scale (doppia anta ?). Qui se hai delle velleità di domotica (anche futura) dovresti mettere una 506 per il campanello esterno (che abbia anche un collegamento verso il locale tecnico) ed una 506 (almeno) internamente vicino alla porta.
Esternamente c'è il campanello (2moduli) ci potrebbe stare un sensore pir (antifurto che segnali presenze sospette sul pianerottolo) un lettore RFID (collegato alla centralina interna con comunicazione digitale) che possa eventualmente gestire l'elettroserratura, armare/disarmare l'allarme, e una serie di spie per segnalare lo stato del appartamento (OK, fughe di gas, intrusioni ...) in modo da non esser colti di sorpresa appena entrati (io solitamente uso tre led rgb, con colori e lampeggi distinti perchè solo il propietario deve capire il messaggio).
Internamente ci va solitamente almeno un pulsante "nessuno in casa" che quando premuto (prima di uscire) verifichi il perimetro (eventuali porte/finestre aperte), spenga tutta l'illuminazione, armi l'antifurto ... segnalando le eventuali anomalie.
L'integrazione di una stazione meteo (solamente sensoristica, consultabile da smartphone, tablet, smarttv, pc) può far avvolgere tendaggi esterni al salire del vento, regolare l'irrigazione in base alle precipitazioni del periodo oltre che indicare all'utente le condizioni e previsioni meteo.
Come vedi di carne al fuoco uno può mettercene quanta ne vuole e spesso la gente alla parola domotica si spaventa non sapendo che è l'acronimo di automazione domestica. Domotica così e già il banale interruttore sulla cassa che accende la luce all'apertura della porta, non per forza ci devono esser processori, centraline complesse.
Il punto critico e fondamentale è il progetto iniziale, se viene fatto correttamente pianificando tutto a dovere, una soluzione domotica integrata (es. lo stesso sensore (non ne servono due) può esser utilizzato per l'antifurto ma anche per accendere la luce quando il crepuscolare (piuttosto che l'alba e tramonto calcolati) indichino "buio") non è affatto costosa. Anzi considerando che spesso l'automazione fa risparmiare diversi componenti tradizionali (es. in un ripostiglio cieco la luce può accendersi con l'apertura della porta: non c'è bisogno dell'interruttore/placca tradizionali) alla fine spesso si traduce in una spesa leggermente superiore. In un condominio poi, alcune soluzioni possono anche esser condivise, vedi stazione meteo: tutti gli appartamenti ricevono i segnali, ma poi ogni unità li gestisce come vuole.